UNITÀ PASTORALE MADONNA DELLA NEVE

 

Castellazzo, Gavasseto, Marmirolo, Masone, Roncadella, Sabbione

Natale 2015

 

IL PRESEPE IN FAMIGLIA

 

 
 

Benedetto XVI, Angelus del 11/12/2005:

 

In tante famiglie, seguendo una bella e consolidata tradizione, subito dopo la festa dell’Immacolata si inizia ad allestire il Presepe, quasi per rivivere insieme a Maria quei giorni pieni di trepidazione che precedettero la nascita di Gesù. Costruire il Presepe in casa può rivelarsi un modo semplice, ma efficace di presentare la fede per trasmetterla ai propri figli. Il Presepe ci aiuta a contemplare il mistero dell’amore di Dio che si è rivelato nella povertà e nella semplicità della grotta di Betlemme. San Francesco d’Assisi fu così preso dal mistero dell’Incarnazione che volle riproporlo a Greccio nel Presepe vivente, divenendo il tal modo iniziatore di una lunga tradizione popolare che ancor oggi conserva il suo valore per l’evangelizzazione. Il Presepe può infatti aiutarci a capire il segreto del vero Natale, perché parla dell’umiltà e della bontà misericordiosa di Cristo, il quale "da ricco che era, si è fatto povero" (2 Cor 8,9) per noi. La sua povertà arricchisce chi la abbraccia e il Natale reca gioia e pace a coloro che, come i pastori a Betlemme, accolgono le parole dell’angelo: "Questo per voi il segno: un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia" (Lc 2,12). Questo rimane il segno, anche per noi, uomini e donne del Duemila. Non c’è altro Natale.

 

In questo periodo di attesa che è l’Avvento, prepariamoci alla venuta di Gesù in mezzo a noi, nella nostra famiglia, costruendo in ogni casa il nostro presepe. Riscopriamo la gioia dell’incontro con Gesù, liberiamo il nostro cuore dalle cose poco importanti che lo appesantiscono e andiamo con i pastori ed i re magi verso la povera grotta che lo accoglie.

Come partecipare all’iniziativa?

 · Prepara il presepe al più presto, con creatività e impegno, riflettendo su cosa accadde quel giorno a Betlemme

· Scrivi, se ti è possibile, un pensiero, una riflessione, una poesia sul Natale e cosa significa per te e per l’umanità intera

· Fai una o più foto al presepe della tua famiglia, se vuoi anche un breve filmato.

· Spedisci la (o le) foto insieme al pensiero e all’eventuale filmato all’indirizzo mail della nostra Unità Pastorale: notizie@upmadonnadellaneve.it

  La foto ed il pensiero verranno pubblicati in questa pagina del nostro sito.

· Porta la stampa di una foto e l’eventuale pensiero nella tua parrocchia: li esporremo in un apposito spazio in Chiesa

ps: a chi ha la possibilità, chiediamo di far arrivare il materiale su supporto informatico entro il 15 dicembre. Stiamo pensando  di utilizzare parte di questo anche all’interno del momento che ogni anno, a Gavasseto e Marmirolo, facciamo in preparazione al Natale con ragazzi e famiglie insieme. Potrebbe essere una bella occasione perché ogni famiglia faccia partecipi le nostre comunità dell’esperienza del Natale nella proprie case. Il Materiale che arriverà dopo tale data, verrà comunque esposto nelle nostre chiese per tutto il tempo di Natale fino all’Epifania.

 

ATTENZIONE: PER LA PUBBLICAZIONE DEI VOLTI DEI BAMBINI È NECESSARIO INVIARE INSIEME ALLA FOTO 

ANCHE L'AUTORIZZAZIONE ALLA PUBBLICAZIONE, UTILIZZANDO QUESTO MODULO

FOTO O FILMATO (clic sulla foto per ingrandire) PENSIERI AUTORI

ECCO VIENE IL SIGNORE A SALVARE IL SUO POPOLO: BEATI COLORO CHE SONO PREPARATI ALL INCONTRO Gruppo Incontriamoci - Castellazzo

per prepararsi al Natale i bimbi di incontriamoci hanno realizzato un albero e un presepe con materiale di riciclo. Si possono ammirare dal vero nella saletta parrocchiale di Castellazzo. 

Il gruppo incontriamoci si incontra una volta a settimana, è aperto a tutti i bimbi, ragazzi e genitori che hanno voglia di stare insieme (merenda.giochi.laboratori.passeggiate...)

(ottenuta liberatoria per la pubblicazione dei volti dei minori)

- Luca e Anna Tedeschi

Natale: pace e serenità Emanuele, Gabriella, Paolo, Rebecca
 

(ottenuta liberatoria per la pubblicazione dei volti dei minori)

Il Signore viene, andiamogli incontro: egli è il principe della pace

Angelo Fantini e famiglia di Castellazzo

- Ilaria e Jacopo

Apriamo le nostre mani e i nostri cuori per un felice Santo Natale per tutti. Buone Feste  Alice e Luca Fantini

- Sara Bagnacani

(ottenuta liberatoria per la pubblicazione dei volti dei minori)

Un augurio di pace, serenità e gioia  Beatrice, Matteo e Ilaria Ferrari
- Martina Donato
Buon Santo Natale a tutti Ave e Prospero Zanni

Il presepe della 

parrocchia di Roncadella

“Vedi, io abito in una casa di cedro, 

e l’arca di Dio sta sotto una tenda” (dal libro di Samuele)

Buon Natale.  

Silvia, Damiano, Sara, Giovanni e Marta

Lamiere, vecchi teli impermeabili, pezzi di cose vecchie, sporcizia, rifiuti, macerie… queste sono le cose che accomunano i rifugi di chi una casa non ce l’ha, chi vive da profugo in un campo, chi vive in un rudere abbandonato, chi vive in precarietà… il nostro presepe prende spunto dalle baracche che abbiamo visto in giro per il mondo, dal campo profughi in Libano in cui è stata Sara per qualche tempo, dal campo per rifugiati dell’UNCHR in Congo visitato da Silvia e Giovanni e dai ricoveri di fortuna in cui vivono tanti senzatetto alle ex fabbriche Reggiane, poco lontano da qui… Un filo spinato ci divide dalla capanna, quasi come se ci facesse sentire più sicuri, ma in realtà è una barriera fatta di pregiudizio e paura, serve solo per allontanarci dal prossimo, da Cristo. Questo Natale vogliamo ricordarci che Cristo nasce povero, tra i poveri, e in particolare vogliamo mostrarvi questi poveri che abbiamo incontrato, perché questa comunità possa custodirli nella preghiera. Il libro di Samuele dice “Vedi, io abito in una casa di cedro, e l’arca di Dio sta sotto una tenda”, e sotto una tenda, tra fragili case di legno lo troveremo.

Sul nostro presepe splende un sole tremolante, infatti abbiamo voluto riprendere il senso della festività pagana celebrata fin dai tempi degli antichi romani il giorno del 25 dicembre, questa data coincideva con il momento dell'anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio d’inverno: la "rinascita" del sole. Proprio per questo motivo il Natale cristiano venne scelto in questa ricorrenza. Perché da questo Natale il sole ricominci a riempire di luce e speranza le nostre giornate, per potere vedere meglio anche coloro che sono dimenticati dai più.

- foto inviata da Mariachiara Faccia
- Beatrice
     

 

   
     
   
     
     
     
 

       

 
     
     
     
     
   
 

 

 
     
     
   
     
 

  

 
 

 

 
     
     
 

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